Il Gate

Apro il gate, quando viaggio si apre il gate o il viaggio stesso è il gate? La vita è il viaggio e allora la vita è il gate

Senti qua che sfarfugliamenti. Sicuro è che ho visto un gate un giorno, una porta, la portara. 

Un rettangolo vuoto in pratica, eppure uno dei luoghi più suggestivi che io ricordi. Forse ero nel mood giusto, forse era semplicemente quello di cui avevo bisogno in quel momento. Forse tutto, forse niente ma quel luogo l’ho ancora in mente.

La porta del tempio di Apollo, rivolta verso Delos, città in cui è nato il Dio della musica, delle arti mediche, dell’intelletto, delle scienze e della profezia.

Mi fermo ad osservare la statua di una Dea all’inizio del “lungo” ponte che mi separa da quel gate: Afrodite dea della Bellezza, dell’Amore.

Lo percorro godendo del panorama: l’acqua cristallina, il piccolo villaggio di case bianche, due grotte che affiorano dall’acqua… più mi avvicino più cala il Silenzio in me, quello Prezioso, quello che ti parla.

Sentieri

Cammino i miei passi in salita, percorrendo uno dei Sentieri che conducono di fronte a Lei.

L’atmosfera che sento vibrare è quella della Storia Infinita

Scelgo una pietra su cui posso sedermi per dare spazio al mio impellente bisogno di scrivere.

Odo in lontananza il suono di una cornamusa… sapore di Magia e di Antichità che mi ricorda quanto il cuore di tutte le creature sia intimamente connesso da essere in realtà uno.

L’aria è fresca e mentre mi raccolgo i capelli osservo… qualcosa c’è, nell’aria di questo luogo, di particolare… diverse persone si sono scelte una pietra per stare silenziosamente seduti con se stessi.

E’ facile qui lasciare andare in sottofondo e a tratti anche del tutto, le chiacchiere dei turisti. Curioso che in tanti, compresa me, abbiamo fotografato e ci siamo fotografati davanti a un “vuoto rettangolo di pietra”.

E allora davvero… quanto sentiamo in noi oltre all’apparenza della materia che osserviamo?

Il sole decide di affacciarsi tra le nubi, solo in parte, una sbirciatina per mostrare la sua bellezza infuocata all’ora del tramonto e far risplendere i nostri cuori.

Mi alzo, lo osservo, cerco di immortalarlo in me e in una fotografia per donarlo a voi; intanto circumnavigo un suo lato per trovarmi alla sua facciata opposta.

Spheraton

Sparisce il suono della cornamusa e inaspettatamente sento le note di un handpan Spheraton sapientemente suonato regalando magia.

L’atmosfera cambia e non sono più fra antiche note ma proiettata verso… verso… verso l’Oltre… oltre quelle colonne d’Ercole… a picco sul mare, proiettata verso il dipinto del tramonto, verso il futuro degli Jedi. Proiettata verso me stessa, di prima, di adesso, di domani.

Il freddo aumenta e sento che è il momento per me di “rientrare”. Poserò la penna, ringrazierò il musicista che ha accompagnato con le sue note queste mie parole e circumnavigherò l’altro lato della Portara ritornando verso il suono della cornamusa che ora ha ripreso a farsi sentire, richiamandoci verso casa.

Grazie Portara,
Grazie invisibile magia.
Grazie.

Michelle

Dopo  aver scritto queste mie parole ho posato la penna e ho sentito una voce alle mie spalle. Era il musicista che aveva smesso di suonare e incuriosito dal mio momento ispirazionale, è venuto a chiedermi cosa stessi scrivendo.

Ci siamo scambiati parole riguardo l’arte, la musica, l’isola in cui lui vive e mentre mi raccontava della sua compagna abbiamo circumnavigato insieme l’altro lato della Portara per rientrare, prima di salutarci con una nuova amicizia e nuova ricchezza nell’anima.

Il grande viaggio

Ti metti in viaggio, cammini con te stesso, ti esplori, incontri, condividi e ti saluti. Finisci il tuo viaggio, rientri ma qualcosa in te è cambiato, hai compreso, trasformato… in questo misterioso gate che è per me la vita stessa, il grande Viaggio, che nasce da Amore e finisce da Amore e tutto ciò che sta in mezzo, anche se a volte non sembra, è guidato la lei, la dea dell’amore.

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